fuste sub quando cambiarle
fuste sub quando cambiarle
tre21

tre21

Quando vanno sostituite le fruste subacquee?

Premessa doverosa

Le fruste di bassa ed alta pressione utilizzate negli erogatori subacquei rivestono una grande importanza all’interno di una qualunque configurazione sia per gli aspetti prestazionali che per quelli legati alla sicurezza.

In una ricerca pubblicata nel 2018 su AlertDiver del DAN si rilevava come il materiale con il quale era composto il tubo interno delle fruste di bassa pressione per gli erogatori prese in esame (si fa riferimento al poliestere poliuretano TPU) tendesse a cristallizzarsi portando al distacco di micro frammenti.

Questi piccoli pezzettini di materiale, vagando liberi all’interno del circuito respiratorio, compromettevano in maniera sensibile il flusso dell’aria.

La causa della formazione dei cristalli rinvenuti all’interno delle fruste oggetto dei test venne attribuita principalmente a 2 fattori:

  • le elevate escursioni termiche, soprattutto in estate
  • l’attivazione di determinate reazioni chimiche indotte da particolari contaminanti

Per più approfonditi chiarimenti ti suggerisco di leggere l’articolo per intero seguendo il link https://alertdiver.eu/it_IT/articoli/cristalli-invisibili-e-guasto-degli-erogatori.

La premessa mi torna utile per introdurre un concetto fondamentale, spesso sottovalutato dai subacquei: le fruste per uso subacqueo hanno un ciclo di vita che è direttamente proporzionale alle modalità d’impiego e di cura dedicata ad esse. Per questo motivo non sono eterne!

Lo scoppio di una frusta per il deterioramento e l’indebolimento della struttura interna ed esterna del tubo è un evento grave dalle conseguenze imprevedibili.

Chiarito questo importantissimo concetto inizio ad esaminare quali accortezze avere nei confronti di questa componentistica e quali interventi suggerire per mantenerne a lungo affidabilità e sicurezza.

Quali sono i tipi di fruste sub?

Le fruste subacquee sono tubi idraulici flessibili realizzati utilizzando diversi componenti combinati tra loro per garantire la massima sicurezza per il compito a cui sono destinate e sono così composte:

  • tubo interno in polimero flessibile
  • rete trecciata in poliestere per la protezione intermedia
  • guaina in termogomma oppure rete trecciata in nylon per la protezione esterna

Alle estremità del tubo vengono posizionati i raccordi relativi ai diversi utilizzi e fissati per crimpatura.

Le fruste impiegate nelle attività subacquee sono fondamentalmente di 2 tipi:

  • fruste di bassa pressione: per collegare il primo stadio al secondo stadio, al corrugato del GAV o alla valvola di carico della muta stagna.
  • fruste di alta pressione: per collegare il primo stadio al manometro o alla sonda del computer sub. Le fruste HP vengono usate anche nei compressori per le ricariche delle bombole o nei travasi.

Queste fruste si differenziano per la pressione di esercizio (testata anche fino a 4 volte la pressione di lavoro) e per le differenti filettature degli attacchi.

Le filettature delle uscite di bassa pressione (LB oppure BP) dei primi stadio sono normalmente da 3/8″ UNF. Alcuni erogatori prevedono una uscita più grande, denominata Super Flow, la cui filettatura è da 1/2″. La tenuta in pressione è garantita da OR per uso subacqueo in NBR oppure in Viton.

Le filettature delle uscite di alta pressione (HP) dei primi stadio sono da 7/16″ UNF. Anche in questo caso la tenuta in pressione è garantita da ORing.

Le fruste di alta pressione usate per i compressori e per i travasi hanno raccordi chiamati conici che non necessitano di OR per la tenuta.

Analisi dello stato di conservazione

L’analisi periodica dello stato di conservazione delle fruste è una buona abitudine che non dovresti mai perdere.

Il momento migliore per farla è durante le fasi di montaggio degli erogatori, prima di metterli in pressione.

Segni di deterioramento o danneggiamento intorno al colletto del raccordo, evidenti lacerazioni delle treccie, screpolature o rigonfiamenti della guaina esterna in termogomma testimoniano un indebolimento dell’integrità strutturale della frusta.

In questi casi le fruste vanno sostituite prima possibile.

Quali sono le cause di deterioramento delle fruste?

La prima considerazione da fare obbligatoriamente è che le fruste vanno tutte sostituite almeno dopo 3/5 anni massimo in funzione della frequenza e della destinazione d’uso. A meno che prima di questo periodo non si siano manifestati i segni sopra citati.

La principale causa di deterioramento delle fruste è da imputare all’elevata escursione termica (prima e durante l’immersione) combinata con l’azione di contaminanti come salino, microalghe e batteri.

Questo mix è il principale responsabile dell’indebolimento del tubo interno. Se durante l’immersione notassi, ad esempio, delle bollicine “traspirare” dalle fruste, sappi che non è un bel segno!

Inoltre le fruste a contatto con alte percentuali di ossigeno, come quelle usate nei gruppi decompressivi o durante le ricariche o i travasi, tendono a deteriorarsi più velocemente.

Scubatec srl, storico produttore di attrezzatura subacquea professionale, ha scelto da tempo il PVC per la guaina esterna e per il tubo interno che, a sua volta, è rinforzato da una rete in poliestere.

In questo modo il tubo migliora le sue performance anche in ambiente marino ed è meno soggetto alle aggressioni batteriche e chimiche tipiche delle fruste per gli erogatori.

Cosa fare per preservare le fruste

Eccoti alcuni suggerimenti per preservare più a lungo l’integrità delle fruste.

  • Evita di lasciare le fruste appese o piegate troppo a lungo nello stesso punto.
  • Non lasciare al sole i gruppi erogatori o, peggio, chiusi nel bagagliaio dell’auto. Le temperature che si registrano all’interno in estate sono deleterie all’integrità delle fruste.
  • Non sottoporre le fruste a schiacciamento sotto carichi diretti e pesanti.
  • Sciacqua gli erogatori quando sono in pressione e ricordati di spurgarli premendo sul pulsante del secondo stadio. Agisci allo stesso modo anche sui comandi del VIS e della valvola di carico della muta stagna. Così facendo eviterai che l’acqua o altri contaminanti entrino all’interno dei tubi.
  • La scelta della lunghezza delle fruste deve essere fatta in funzione dell’uso a cui sono destinate e alla configurazione che hai scelto. Misure sbagliate possono essere d’intralcio per determinate attività come la penetrazione in grotte o in relitti. A questo riguardo fai sempre riferimento al tuo istruttore.
  • Non usare le fruste come maniglie per tirare le bombole. Non sono studiate per questo scopo!

Assemblaggio delle fruste

Il metallo comunemente usato per i primi stadio e per gli attacchi è l’ottone marino cromato. Per quanto la cromatura contribuisca a fornire una maggiore resistenza superficiale rimane il fatto che l’ottone è un metallo abbastanza duttile con una non elevatissima resistenza meccanica.

Come avvitare la frusta al primo stadio dell'erogatore subacqueo

Ho fatto questa precisazione, forse banale, semplicemente perchè mi è capitato di vedere raccordi spezzati di netto a causa di una eccessiva forza impressa nel serraggio.

In tutti i raccordi dove sono presenti ORing non è necessario “stringere a fuoco”. Dal momento che immagino non avrai a portata di mano una chiave dinamometrica sarà sufficiente serrare il dado in maniera tale che non sia possibile svitarlo accidentalmente.

Come avvitare correttamente la frusta al secondo stadio dell'erogatore subacqueo

Nell’avvitare la frusta al secondo stadio utilizza sempre 2 chiavi. Con una stringi il dado del raccordo e contrapponi l’altra in modo da non ruotare il tubo di regolazione all’interno della cassa.

Le fruste dismesse non vanno più riutilizzate. Io, ad esempio, le uso come maniglia negli imbrachi delle bombole decompressive dopo aver tagliato i raccordi.

@tre21.com

condividi articolo

Articoli correlati