Intimo Tecnico Natrix Turtleneck UnderShirt
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Sottomuta & intimo tecnico per le immersioni in acque fredde

Evoluzione tecnica nei materiali per la subacquea

La tecnologia dei materiali e della loro lavorazione ha fatto passi da gigante nei filati e nei tessuti che da essi vengono confezionati.

Ricordo ancora, ragazzo del liceo, quelle magliette termiche che indossava il mio compagno di banco e l’aria pesante che si diffondeva prepotente. Era quasi impossibile che la pelle traspirasse correttamente.

Polipropilene e Poliammide per una maggiore traspirazione in immersione

I moderni filati in polipropilene e poliammide creano tessuti innovativi, leggeri, isolanti e traspiranti grazie alla loro sezione cava e alla capacità di trasportare verso l’esterno l’umidità, evitando ristagni indesiderati.

C’è anche la lana Merinos

Abbiamo appreso che un intimo tecnico di qualità a contatto con la pelle deve essere: traspirante, isolante, caldo, asciutto, morbido, leggero.

Esiste un filato naturale con il quale si produce un tessuto con tutte queste caratteristiche e si ricava dalla lana delle pecore “Merinos”.

A parità di prestazioni i capi prodotti con la lana Merinos, per la sua caratteristica naturale, risultano più costosi.

Assorbire per rimanere asciutti

Questo principio si applica trasversalmente a tutti gli sport che impegnano il praticante in sessioni dove il vantaggio di rimanere asciutti, anche in presenza di abbondante sudorazione, è fondamentale per il comfort e quindi per la prestazione.

Nella pratica subacquea questa caratteristica assume una rilevante importanza soprattutto durante le immersioni con muta stagna dove il comfort termico è assicurato non solo dall’isolamento del sottomuta, quella sorta di pigiamone integrale che isola il corpo dal contatto diretto con il trilaminato o il neoprene, ma anche dall’intimo tecnico rappresentato da legging e maglia elasticizzati che, indossati sulla pelle nuda, contribuiscono a tenerla asciutta anche in assenza di ventilazione esterna.

Maggiore comfort durante l’immersione: ecco perché usare un intimo tecnico di qualità

Il vantaggio più apprezzato è sicuramente quello di non percepire gli effetti del raffreddamento a causa della sudorazione e dell’impossibilità che il tessuto possa asciugarsi perché chiuso all’interno della muta stagna anche durante le immersioni più impegnative.

Attenzione però: non tutti i tessuti sono uguali. Tanto maggiore sarà la qualità del filato tecnico, tanto più piacevole sarà la sensazione di asciutto e di comfort durante la permanenza in acqua.

Ecco perché la classica t-shirt in cotone è da evitare come anche tutti quei tessuti economici che si limitano ad impregnarsi senza trasportare l’umidità verso l’esterno.

Il sottomuta: tessuti sempre più leggeri, isolanti e traspiranti

Quando si utilizza la muta stagna è indispensabile isolare il corpo dal contatto diretto con la parte interna della stessa. Infatti la differenza di temperatura tra l’esterno, a contatto con l’acqua, e l’interno, a contatto con il nostro corpo, genera condensa che, se non assorbita rapidamente, tenderà gradualmente a raffreddarci dandoci quella fastidiosa sensazione di freddo e di umido.

La storia dell’”orsetto”, come veniva chiamato originariamente, passa da una trapunta cucita addosso, spessa e ingombrante, ai moderni tessuti più sottili, leggeri e dal grande potere isolante.

Tecniche innovative per tessuti caldi ed asciutti

Il tessuto con il quale si confeziona un sottomuta per l’uso subacqueo è composto principalmente da due pannelli accoppiati: uno esterno a contatto diretto con le pareti della muta, di norma impermeabile e antivento per tenere caldi e asciutti anche prima di chiudere la muta; uno interno con il compito di trattenere il calore corporeo, assorbire dalla pelle l’umidità e trasportarla verso l’esterno.

Tre tessuti che hanno rivoluzionato la subacquea

Oggi è possibile individuare tre principali tessuti sintetici che sempre più caratterizzano i capi tecnici impiegati in moltissime attività sportive più o meno prestazionali.

  1. Il Pile

Il primo tessuto sintetico che ha letteralmente rivoluzionato l’abbigliamento tecnico è sicuramente il “Pile”. Conosciuto anche come “Fleece” è ricavato da fibre di poliestere con le quali viene ottenuta una base pettinata e soffice, molto piacevole al tatto. Ne esistono di varia qualità e capacità isolante. I più conosciuti sono Polartec©, Synchilla© e PolarLite©.

Nella subacquea il Pile ha trovato molte controindicazioni. Tra le principali quello di essere poco traspirante e di trattenere al suo interno l’umidità corporea. Inoltre, con lo fregamento, tende a formare palline, fenomeno conosciuto con il nome di “pilling”.

  • Il Thinsulate©

Un tessuto in microfibra di poliestere molto utilizzato in subacquea con una grande capacità isolante e spessore contenuto è il Thinsulate©.

Prodotto dalla 3M il Thinsulate© vanta un’elevata densità per cm2 rimanendo leggero e sottile. Le varie grammature con i quali vengono proposti i sottomuta garantiscono il miglior comfort termico in funzione delle temperature esterne e della stagione.

  • Il PrimaLoft@

Ultimo ma non meno importante è il PrimaLoft@, azienda statunitense con diversi tessuti brevettati a suo nome.

Alla base del tessuto c’è una struttura in microfibra di poliestere che imita la sofficità e la comprimibilità della piuma d’oca garantendo ottimo isolamento termico, resistenza all’acqua, comfort d’impiego e, anche se bagnato, mantiene il calore corporeo.

Tra tutte le qualità spendibili per questo tessuto quest’ultima è sicuramente la più apprezzata da un subacqueo.

Perché usare l’intimo tecnico nella subacquea in abbinamento al sottomuta?

L’uso di indumenti intimi tecnici nelle immersioni offre diversi vantaggi e risponde a specifiche esigenze legate all’ambiente subacqueo. Ecco alcune motivazioni per cui i subacquei scelgono di utilizzarli:

  1. Isolamento termico: Gli indumenti intimi tecnici sono progettati per fornire un isolamento termico efficace. Durante le immersioni in acquee particolarmente fredde e durante le lunghe soste di decompressione, la sensazione di freddo e umido è la principale causa di disagio per il subacqueo. Un intimo tecnico di qualità aiuta a mantenere il corpo caldo, aumentando il comfort dell’immersione.
  2. Traspirabilità: gli indumenti tecnici realizzati con materiali di qualità sono traspiranti e consentono al corpo di respirare perché trasportano l’umidità verso l’esterno, riducendone l’accumulo sulla pelle e il conseguente raffreddamento.
  3. Aderenza al corpo: Gli indumenti tecnici sono progettati per aderire strettamente al corpo, riducendo al minimo gli spazi d’aria tra l’indumento e la pelle. Di norma non hanno cuciture e non irritano a causa dello sfregamento.
  4. Flessibilità e libertà di movimento: I materiali utilizzati negli indumenti tecnici sono elastici e progettati per offrire una maggiore libertà di movimento. Questo è particolarmente importante nelle attività subacquee, dove la flessibilità può influenzare direttamente la sicurezza e il comfort dell’immersione.
  5. Leggerezza: Gli indumenti tecnici sono progettati per essere leggeri, riducendo al minimo l’aggiunta di zavorra. Questo è cruciale per garantire una maggiore mobilità sott’acqua e limitare l’affaticamento.
  6. Riduzione dell’attrito: L’abbigliamento intimo tecnico di qualità è progettato per ridurre l’attrito tra il corpo e il sottomuta, migliorando la facilità di vestizione e svestizione e riducendo l’usura dei materiali.
  7. Gestione dell’umidità: L’abbigliamento intimo tecnico di qualità è confezionato con filati che controllano l’umidità corporea e contribuiscono a mantenere il corpo asciutto durante l’immersione.
  8. Riduzione del rischio di irritazioni cutanee: I materiali avanzati e le tecnologie impiegate nell’abbigliamento intimo tecnico possono contribuire a ridurre il rischio di irritazioni cutanee causate dalla permanenza in ambienti umidi e salini.

Per concludere

In sintesi, l’uso di intimo tecnico nelle immersioni subacquee è finalizzato a migliorare il comfort, la sicurezza e le prestazioni del subacqueo in ambienti spesso impegnativi e variabili.

La scelta combinata di sottomuta e intimo tecnico dipenderà dalla scelta della muta stagna (trilaminato oppure neoprene), dalla specifica attività subacquea, dalle condizioni ambientali e dalle preferenze personali.

@tre21.com

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